Sono Cristiana Caucci, psicologa e psicoterapeuta della Gestalt ad orientamento fenomenologico-esistenziale. Mi sono laureata presso l’Università “La Sapienza” di Roma con il vecchio ordinamento e il mio ramo specifico era la psicologia clinica e di comunità; successivamente ho svolto due anni di corso di perfezionamento a Firenze in psicodiagnostica (la mia curiosità volgeva tutta verso il misterioso test di Rorschach), poi i miei passi fortunati hanno incontrato la gestalt. Mi sono specializzata per quattro preziosi anni in psicoterapia della gestalt presso l’IGF-Istituto Gestalt Firenze con sede a Roma per cui sono tornata in questa città che tanto amo. Attualmente mi dedico ….

se vuoi saperne di più
Fenomenologia è teoria della conoscenza attraverso il sentire dove il fulcro principale non è lo studio degli oggetti ma dei fenomeni così come appaiono alla coscienza. Il mondo diventa un insieme di fenomeni che si danno alla coscienza e ai quali la coscienza si rapporta come ad oggetti che essa intenziona nei propri atti; si tratta di guardare le cose in relazione alle esperienze vissute che condizionano la nostra rappresentazione, percezione ecc.












domande frequenti
Quale differenza tra psicologo e psicoterapeuta?
Lo psicologo ha conseguito una laurea quinquennale se appartenente al vecchio ordinamento o una laurea specialistica di 5 anni se appartenente al nuovo. Il suo intervento si limita alla consulenza psicologica e alla valutazione diagnostica. Per operare deve abilitarsi all’esercizio della professione e iscriversi all’Ordine professionale degli Psicologi del proprio territorio di appartenenza.
Lo psicoterapeuta oltre quanto specificato circa lo psicologo, ha una specializzazione post universitaria di almeno quattro anni, è quasi sempre tenuto a sperimentare la posizione di paziente in terapia ed è sottoposto ad un costante lavoro di supervisione, obbligatorio negli anni di specializzazione. Lo psicoterapeuta ha competenze maggiori e uno spettro più ampio di interventi. Per potere esercitare l’attività di psicoterapeuta dovrà essere iscritto all’elenco degli Psicoterapeuti dell’ordine regionale di appartenenza.
Perchè andare in terapia?
Molte persone credono ancora che andare dallo psicologo o dallo psicoterapeuta sia qualcosa da nascondere, di cui vergognarsi o di cui preoccuparsi perché “ci vanno quelli gravi”. Questo è sicuramente da una parte un problema culturale ancora lento a trasformarsi e per un’altra parte responsabilità di noi terapeuti in primis che spesso ci “nascondiamo” e non riusciamo ad arrivare alle persone come occorrerebbe.
Dal professionista della salute mentale si può andare per infiniti motivi diversi, a volte per un sostegno molto semplice circa difficoltà di vario tipo che la persona, in un qualsiasi momento della propria vita, può incontrare; non sempre si tratta di psicopatologie importanti.
Non si è deboli nel cercare aiuto, anzi, saper chiedere AIUTO, è a mio avviso segno di grande maturità, di consapevolezza e presa di responsabilità circa la propria vita.
Io personalmente mi rifiuto di dare “etichette” diagnostiche ai miei pazienti e non mi piace il termine “curare” preferendo a esso semmai il termine “prendersi cura”. Credo fermamente nella capacità dell’essere umano di evolversi, cambiare, e conseguire una migliore qualità di vita!
Quanto costa un percorso terapeutico?
Ci sono dei tariffari stabiliti per legge che indicano i limiti minimi e massimi del costo di un incontro.
Io personalmente cerco di rendere il costo delle sedute e quindi del percorso terapeutico accessibile ai più e questo, come la modalità di pagamento o la possibilità di rateizzare, viene concordato con la persona.
Cerco il più possibile, nella comodità mia e della persona, di andarle incontro e di rendermi disponibile per eccezionali valutazioni.
Quanto è lunga una terapia?
Non è possibile parlare della lunghezza nel tempo di una terapia perché i fattori che intervengono nel definirla sono molteplici come le caratteristiche complesse di ogni persona e la situazione presentata che può essere più o meno problematica. Influiscono ad esempio le motivazioni del singolo individuo, gli obiettivi che si sono posti e molto altro ancora. Certamente dopo una iniziale valutazione, nel momento in cui presento il mio lavoro e co-costruisco un progetto terapeutico con la persona, si parlerà anche dei tempi ma soltanto approssimativamente e sono comunque tempi che possono cambiare strada facendo. Ci sono terapie che si risolvono in pochi incontri e terapie che richiedono anni ma davvero le situazioni sono le più disparate.
Io dico sempre che il maggiore investimento non è di tempo e soldi ma quello emotivo.
Sottolineo che si tratta di un tempo troppo prezioso…perché è in ballo la salute e la qualità di vita della persona.
Quanto tempo vuoi dedicare a questo?
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“La psicoterapia della Gestalt è narrazione. La pratica psicoterapeutica tende a mettere in luce le trame nascoste: i racconti dei pazienti diventano così dotati di senso, e in quanto tali si aprono alla verità narrativa, cioè alla ricerca di orizzonti che incidono poi retrospettivamente sulle scelte della persona.” – Paolo Quattrini